IN IRLANDA VINCONO E CRESCONO

GLI UNDER 14 E 15 DI URPA E AMATORI GENOVA

Fine settimana all’insegna dello sport e dell’amicizia. Doppia vittoria in Irlanda per i ragazzi Under 14 e 15 di URPA e Amatori Genova, società “gemellate” che hanno unito gli sforzi per portare lo scorso fine settimana i propri giovani a misurarsi nell’“isola di smeraldo”, una delle terre d’elezione del rugby mondiale: si pensi che a Wexford, città di 20mila abitanti dove giocano i Wanderers che hanno affrontato gli italiani, la società ospitante gioca su dieci campi attigui, e la scorsa domenica erano tutti pieni… A maggior ragione sono quindi eclatanti i risultati di Under 14, impostisi 27-14 dominando la partita fin dall’inizio, e degli Under 15 inizialmente in vantaggio, poi rimontati e superati, infine con una nuova spinta a chiudere sul 20-14.

Le note positive hanno colpito per primi tecnici, dirigenti e accompagnatori delle squadre italiane: “Entrambe le nostre formazioni miste ci hanno stupito” commenta Daniel Zito, uno degli allenatori alessandrini. “Negli Under 14 il livello di attenzione enorme dei ragazzi ha permesso loro di affrontare la partita con piglio, usando tutte le fasi di gioco e placcando con intensità. Lo stesso vale per gli Under 15, con identiche concentrazione e aggressività che hanno evidenziato una crescita di livello tecnico ragguardevole”.

Non è stato solo l’aspetto sportivo, però, il vero fine della trasferta, come spiega Michele Pedemonte, dirigente dell’Amatori Genova: “È stata un’esperienza che ha permesso ai ragazzi di scoprire i valori del rugby, che non sono solo quelli dell’agonismo, ma sono soprattutto l’amicizia e l’incontro con persone che appartengono ad altri Paesi, altre culture, la scoperta del rugby come unione tra persone che vivono in posti distanti. Ovviamente è un mezzo per rafforzare lo spirito di squadra che si è creato anche tra i ragazzi delle due società coinvolte; occorre sottolineare che non molti club lo fanno”.

Il successo dell’iniziativa, alla fine, lo hanno decretato gli stessi ragazzi. “È stata una bella esperienza per chi come me non aveva mai preso l’aereo o non era mai andato in un paese straniero” racconta Francesco Seripa, giocatore dell’Amatori. “La cosa più bella è stata l’accoglienza, perché nonostante abbiamo vinto tutte e due le partite loro si sono sempre comportati bene, ci hanno offerto tanto. Non avevamo mai giocato così, è vero, perché di solito in campo litighiamo, invece siamo stati concentrati, il gioco era di tutta la squadra, è stato un bel passo avanti, questo mi porta a dare di più”. Lo stesso concetto esprime l’alessandrino Filippo Lusci: “È stata un’occasione fantastica, la rifarei mille volte, mi sono divertito molto perché sono stato in compagnia e ho giocato il mio sport preferito. Era tutto molto ben organizzato”.

E proprio l’organizzazione perfetta ha fatto dire a più di un dirigente che questo potrebbe essere un modello per futuri eventi da organizzare il rugby dalle nostre parti.

Si è iniziato il lavoro il sabato, presso la sede dei Suttonians di Dublino dove opera l’Irish Rugby Institute, con analisi video, tecniche di allenamento e con prove sul campo dove gli insegnanti pretendevano la comprensione di concetti tecnici complessi in inglese, concetti che i ragazzi hanno messo in pratica con il ragionamento. Dopo un veloce pasto con fish and chips, la comitiva si è spostata a due ore di pullman dalla capitale, a Wexford, dove è stata ricevuta alla Club House dei Wanderers. Qui, dopo le partite, c’è stata la cena a base di Irish stew (stufato di agnello, patate e cavoli), che per i giovani italiani è stata una nuova sfida accettata e vinta, visto che alla fine non è rimasto niente.

Dopo una cerimonia di scambio di doni (agli ospiti irlandesi adulti sono state offerte anche bottiglie di buon barbera con etichette celebranti l’avvenimento), i ragazzi sono andati a dormire nelle case dei loro pari ruolo, due per famiglia, dove hanno conosciuto nuovi mondi e nuove realtà (anche contadine, con animali da allevamento!).

La mattina, dopo la colazione in famiglia, la comitiva italiana è stata guidata nella visita all’Irish National Heritage Park, un parco nazionale sulla cultura celtica, molto formativo, prima del rientro a Dublino e del volo per Genova.

Enorme soddisfazione traspare tra i dirigenti delle due società, URPA e Amatori Genova, per il successo dell’iniziativa, soprattutto per il comportamento dei ragazzi che si sono dimostrati sempre rispettosi, disciplinati, puntuali e che hanno dimostrato tenacia e crescita, anche nell’uso del loro inglese scolastico. Una sfida vinta che ha permesso di alzare il loro livello di gioco e di concentrazione, ma anche di apprendimento ed entusiasmo, tanto che si parla già di ricambiare l’ospitalità a ottobre.

da RugbyTotale del 25.01.2023

Roberto Roncallo