Progetto Scuola2017-09-25T15:16:02+02:00

Progetto Scuola

Introduzione

Le seguenti note vogliono essere un breve “vademecum” per tutte le scuole della provincia di Alessandria interessate ad inserire il gioco del rugby tra le attività scolastiche. La F.I.R. (Federazione Italiana Rugby), da qualche anno ha dato vita al “Progetto Scuola”. Il progetto, in cui l’intero movimento F.I.R. è coinvolto, si prefigge di:

Colmare un vuoto istituzionale che non assicura pari dignità ed opportunità a tutti gli sport (tra cui il rugby, uno sport che, in tutto il mondo, ha svolto una sua funzione educativa proprio partendo dal mondo della scuola).

Permettere l’aggiornamento degli operatori scolastici verso una pratica sportivo-educativa, della quale, purtroppo, sanno poco e, tante volte, a sproposito, per la sommatoria di luoghi comuni che da sempre grava su di essa.

Assegnare al rugby una piena dimensione scolastica, disconoscendo, in tal maniera, tutti coloro i quali attribuiscono a questa disciplina esclusivamente una dimensione extrascolastica, accampando scuse quali: la mancanza di impianti adeguati, perché attività basata sul contatto fisico e, quindi, atta solo per pochi alunni.

Permettere un accesso facilitato alla collaborazione con il mondo della scuola per fare in modo che qualsiasi studente abbia la possibilità di conoscere questo gioco nato nella scuola e per la scuola. Ecco pertanto dieci buoni motivi per l’inserimento del rugby educativo in qualsiasi programmazione didattica:

E’ un gioco sportivo, poco conosciuto che si apprende giocando.

E’ una novità e come tale piace agli alunni.

L’attività motoria proposta nel gioco esalta lo sviluppo delle capacità coordinative ed è basata su gesti semplici che non necessitano di noiosi apprendimenti tecnici.

E’ un gioco di squadra e, come tale, perfettamente proponibile all’intero gruppo classe.

E’ un gioco collettivo in cui si esalta l’iniziativa individuale, ma che avrà bisogno, sempre e comunque, della collaborazione e cooperazione.

E’ un’attività basata sul contatto regolamentato, che non può fare a meno di alcuni valori fondamentali quali: rispetto della regola, dell’avversario, dell’arbitro.

L’educazione al contatto, pertanto, proporrà delle situazioni uniche, nelle quali ogni partecipante troverà modo di arricchire la propria personalità.

Il rugby è uno sport nato nella scuola (nel College della cittadina di Rugby, poco distante da Londra) e per la scuola, in quanto il direttore dello stesso College, un tal Thomas Arnold, ne codificò le regole per metterlo al servizio dell’educazione degli studenti, così come lo è, ancora oggi, nelle scuole anglosassoni.

Il rugby è un fatto culturale e, di conseguenza, va approfondito nel suo spirito autentico prima di giudicarlo, accettarlo o rifiutarlo.

E allora perché non provare? Qualsiasi istituto interessato al progetto può richiedere alla F.I.R un corso di aggiornamento per operatori scolastici. I tecnici federali saranno ben lieti di portare personalmente il loro contributo di esperienze impegnandosi a far decollare il progetto ed a fornire materiale e quant’altro. Questo l’indirizzo: Federazione Italiana Rugby, Foro Italico-Stadio Olimpico-Curva Nord, 00194 Roma.

Il sottoscritto Lentini Andrea, in qualità di Tecnico Provinciale di Alessandria della F.I.R. per l’anno sportivo 2009/10 facendo riferimento alle linee programmatiche del “Progetto Scuola”, presenta il seguente progetto di collaborazione scuola – extrascuola. Tale progetto, proposto dalla società A.P.D.  Alessandria Rugby, è indirizzato al miglioramento e all’ampliamento delle capacità motorie di base e allo sviluppo delle capacità del bambino, ed è basato sui seguenti punti:

1)                Natura del progetto

Conoscenza del gioco del Rugby

2)                Localizzazione del progetto

Scuole Elementari, Medie Inferiori e Superiori della Provincia di Alessandria

3)                Classi impegnate

Le Classi 4^ e 5^ delle Scuole Elementari;

Le Classi 1^ 2^ 3^ delle Scuole Medie Inferiori

Le Classi 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ delle Scuole Superiori

4)                Educatori esterni alla scuola

Dott. Lentini Andrea

5)                Durata del progetto

Il corso di Rugby per le SCUOLE MEDIE consiste in 5 lezioni da un’ora, per ogni singola classe,in palestra, dopodiché si procederà con gli allenamenti pomeridiani sul campo(della scuola o della società DLF) a cadenza settimanale, per preparare la squadre che parteciperanno ai Giochi Sportivi Studenteschi. La durata del progetto dipende dal numero di classi aderenti.

Per le SCUOLE ELEMENTARI si tratterebbe di quattro lezioni da un’ ora a scopo di conoscenza del rugby, con la possibilità di avviare un laboratorio, a cadenza pomeridiana,  con frequenza da concordare con gli insegnanti.

6)            Luogo di pratica

Palestre degli Istituti, terreni erbosi degli Istituti e Campo da Rugby D.LF. Alessandria

7)                Orari/periodi

Si svolgeranno in orario scolastico, da concordare con gli insegnanti compatibilmente alla loro programmazione didattica

8)                Organizzazione pedagogica

Natura dell’attività

Conoscenza del gioco del Rugby

Organizzazione dei gruppi

le classi lavorano nella loro totalità

Compiti degli insegnanti

l’insegnante rimane il responsabile pedagogico della classe. Premesso ciò, a partire dai comportamenti e dalle azioni osservate, parteciperà alla messa in opera degli esercizi e dei giochi in accordo con gli educatori

Compiti degli educatori esterni

preparare in collaborazione degli insegnanti le lezioni usufruendo dei quaderni tecnici della F.I.R.

condurre la lezione unitamente all’insegnante

preparare l’ambiente in modo opportuno (protezione con materassi dei punti più pericolosi, delimitazione del terreno/spazio di gioco)

preparare il materiale necessario alle lezioni

Obbiettivi pedagogici

dare all’insegnante tutti gli strumenti pedagogici che gli possano permettere di continuare autonomamente l’attività

armonizzare ed organizzare la continuità pedagogica tra scuola e club

a partire dai comportamenti osservati (egocentrismo, paura del contatto, paura verso la perdita di equilibrio) si cerca di aiutare i ragazzi a diventare capaci di: superare le problematiche legate al contatto interindividuale, accettare le situazioni di perdita di equilibrio ed essere  capaci di agire per modificarle, avanzare per segnare ed opporsi all’avanzamento dell’avversario in modo individuale e collettivo, gestire tutti gli aspetti affettivo-cognitivo-motorio che devono rimanere un’unica entità.

9)                Traguardi di fine anno

Organizzazione di un torneo interscolastico tra le classi che hanno effettuato il corso – selezione da parte del professore di educazione fisica di una squadra per la partecipazione ai Giochi della Gioventù o ai Campionati Studenteschi, la formazione di enti scolastici per partecipare al “Campionato nazionale degli Enti” che si tiene ogni anno a Jesolo, con la durata di due giorni, spesato completamente dalla F.I.R.

10)            Costi

Non sono previsti costi per gli Istituti aderenti al progetto.

Per le scuole che istituiranno un’ Ente Scolastico ci sarà un incentivo in denaro:

€200 per la nuova affiliazione

€150 per la partecipazione ad almeno 4 concentramenti

€ 350 per la partecipazione ad 8 concentramenti.

 11)            Legislazione in Materia

Autonomia scolastica

Collaborazione tra Scuola e Federazioni Sportive Nazionali, in materia di attività sportiva, ai sensi del D.M. 305 del 1.07.96 e alla C.M. n° 156 del 26.03.98 e alla C.M. n° 1545/C4 del 5.06.97

Protocollo d’intesa tra F.I.R e MPI D.M. 114 del 09.03.1998

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